Al momento dell’acquisto di nuovi pneumatici molti si domandano quale sarà la vita di questi, e per quanto tempo potranno utilizzarli.
Valutiamo quali sono i fattori che influenzano la durata degli pneumatici.
E’ alquanto difficile poter stabilire la vita effettiva di uno pneumatico in quanto essa può essere influenzata da diversi aspetti variabili nel tempo: dalle condizioni di immagazzinamento (temperatura, umidità, posizionamento, etc..), dalle condizioni di impiego (carico, velocità, pressione di gonfiaggio, danneggiamenti accidentali, etc.).
Inoltre più un pneumatico è “datato”, e più grande è la probabilità di doverlo sostituire per cause derivanti dalle condizioni di utilizzazione, accertate a seguito di una verifica.
I pneumatici vanno ritirati dalla circolazione per varie ragioni, che vanno dall’usura del battistrada che ha raggiunto la profondità minima, all’apparire di danneggiamenti (tagli, screpolature, rigonfiamenti, etc.) o di impiego in condizioni anomale (sottogonfiaggio, sovraccarico, etc.).
Proprio per questo è consigliabile far controllare con regolarità tutti i pneumatici (compresi quelli ricostruiti, e quelli di scorta) montati su veicoli per trasporto leggero, motocicli, caravans, autovetture e rimorchi.
Il controllo (almeno) mensile da parte dell’utente per quanto attiene pressione di gonfiaggio e usura del battistrada ai livelli corretti è da completare con l’effettuazione di operazioni periodiche di rotazione, bilanciatura e allineamento.
Anche le condizioni del pneumatico dovrebbero essere periodicamente ispezionate per accertare l’eventuale comparsa di fenomeni tattili o visibili indicanti la necessità della sostituzione.
Per la sostituzione dei pneumatici forniti quale equipaggiamento d’origine su un veicolo, occorre attenersi alle raccomandazioni eventualmente fornite dal costruttore del veicolo.
Queste raccomandazioni e linee guida non possono comunque assicurare che il pneumatico non presenti condizioni interne (non visibili esternamente) che lo rendono non più idoneo a proseguire l’utilizzo.
Bisogna quindi tener conto sia dello stato visibile degli pneumatici, sia di ogni cambiamento nelle prestazioni dinamiche come l’aumento di rumore o di vibrazioni, che possono costituire segnali di inidoneità al prosieguo dell’utilizzazione.
L’età cronologica di un qualunque pneumatico può essere facilmente trovata sul fianco del pneumatico stesso, immediatamente dopo i caratteri che seguono il simbolo DOT.
Per pneumatici prodotti dopo l’anno 1999, gli ultimi quattro numeri identificano la data di produzione del pneumatico in relazione alla settimana.
Infatti i primi due numeri dei quattro suddetti, identificano la settimana di produzione (con un intervallo che va da “01” a “52”).
Gli ultimi due numeri identificano l’anno di produzione (ad esempio, un pneumatico con la seguente informazione “DOT XXXXXX2716” è stato prodotto nella 27a settimana del 2016).